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Slittamenti progressivi del piacere. (1974)

Alain Robbe- Grillet

SLITTAMENTI PROGRESSIVI DEL PIACERE

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Slittamenti progressivi del piacere

SLITTAMENTI PROGRESSIVI DEL PIACERE

(Brest 1922 - Caen 2008) scrittore e regista cinematografico francese. Il suo scritto teorico Una via per il romanzo futuro (Une voie pour le roman futur, 1956) fu considerato il manifesto del «nouveau roman»: R.-G. vi fissa i tratti distintivi di un nuovo concetto narrativo che rifiuta il romanzo tradizionale, presunta mimesis del reale ma in verità sua antropomorfizzazione. L’opera di R.-G. è stata percepita come una revisione radicale dello statuto degli oggetti, anzitutto perché la descrizione dell’oggetto nel suo «essere lì», nel suo puro rilievo ottico, senza profondità né significanza, è un elemento decisivo di quella rottura con una visione umanistica del mondo auspicata appunto da R.-G. Le gomme (Les gommes, 1953), Il voyeur (1955), La gelosia (La jalousie, 1957), Nel labirinto (Dans le labyrinthe, 1959), La casa d’appuntamenti (La maison de rendez-vous, 1965), Progetto per una rivoluzione a New York (Projet pour une révolution à New York, 1970), Ricordi del triangolo d’oro (Souvenirs du triangle d’or, 1978), Topologia di una città fantasma (Topologie d’une cité fantôme, 1981), Djinn (1981) sono illustrazioni notevolmente efficaci (anche se a volte ripetitive) delle sue tesi, ispiratrici della cosiddetta «école du regard» (scuola dello sguardo). Questi testi non vogliono essere storie «da consumare» in un atto passivo di lettura; leggere significa per R.-G. inoltrarsi in un labirinto in cui l’immaginario del soggetto che legge sarà continuamente attivo e disposto a produrre senso. La sua attività cinematografica, sottoposta alla stessa revisione della funzione narrativa, si è aperta con la sceneggiatura di L’anno scorso a Marienbad (1961, reg. A. Resnais) e si è sviluppata con diverse regie in proprio: L’immortale (1963), Trans-Europ-Express (1966), L’uomo che mente (1967), Oltre l’Eden (1971), Slittamenti progressivi del piacere (1974), tutti film dagli ingredienti beffardamente fumettistici, dove la riflessione sul ruolo del montaggio, sulla concatenazione delle sequenze, sulla capacità delle immagini di mettere sullo stesso piano il mondo reale e quello onirico acquista un nuovo, determinante rilievo. Momento decisivo della letteratura francese (e forse europea) negli anni ’50 e ’60, il «nouveau roman» ha trovato in R.-G. un teorico e allo stesso tempo un autore che ha tradotto in opere di indubbia originalità la sua riflessione teorica. Dei suoi anni più impegnati, delle sue ambizioni e della sua sincerità egli dà una sintesi in un’autobiografia (reale e immaginaria) in tre volumi: Lo specchio che ritorna (Le miroir qui revient, 1985), Angelica o L’incanto (Angélique ou l’Enchantement, 1988), Gli ultimi giorni di Corinto (Les derniers jours de Corinthe, 1993, nt). Fra le opere più recenti si segnala La ripresa (La reprise, 2001), poliziesco mistificatorio dove la soluzione del caso si trova nella scrittura e non nella storia.

Casa editrice: EINAUDI   Data di pubblicazione: 1974    Edizione: prima edizione

Legatura: Rilegato   Condizione libro: ottimo    Condizione sovraccoperta: buono

Informazioni aggiuntive

Peso 24 kg
Dimensioni 18 × 2,5 × 20,8 cm

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Slittamenti progressivi del piacere è un romanzo di Alain Robbe-Grillet pubblicato nel 1974. Il romanzo è ambientato in una città europea imprecisata e segue le vicende di un narratore anonimo che si reca in un bordello per incontrare una prostituta di nome Alice.

La storia è raccontata in una serie di scene frammentarie e non lineari, che si concentrano sui dettagli fisici e sensoriali della scena. Il narratore descrive in modo minuzioso l’aspetto di Alice, la sua stanza e le sue azioni.

Il romanzo esplora temi come il desiderio, la perversione e la natura della realtà. Robbe-Grillet utilizza una serie di tecniche narrative sperimentali per creare un’atmosfera di ambiguità e suspense.

Trama

Il narratore arriva al bordello e incontra Alice, una donna giovane e bella. La donna lo conduce nella sua stanza, dove inizia a sedurlo.

Il narratore è eccitato dalle avances di Alice, ma è anche turbato dalla sua sensualità. La donna lo spinge a sperimentare nuovi e perversi piaceri.

Il narratore si lascia trasportare dal desiderio, ma in seguito inizia a sentirsi disgustato da sé stesso. Prova a resistere alle avances di Alice, ma è incapace di controllarsi.

La storia si conclude con il narratore che torna a casa, disgustato da sé stesso e dalla propria esperienza.