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Il principio antropico (nuovo 1 ed. 2002)

Il principio antropico (nuovo 1 ed. 2002)

John David Barrow (Londra29 novembre 1952 – 27 settembre 2020) è stato un cosmologomatematico e astrofisico britannico, professore di matematica all’Università di Cambridge.

Autore di centinaia di articoli e di decine di saggi tradotti in ventotto lingue, è considerato uno dei maggiori esperti al mondo della moderna ricerca cosmologica.

Frank Jennings Tipler (Andalusia1º febbraio 1947) è un fisico e scrittore statunitense, autore della controversa teoria del punto Omega.

Insegna fisica matematica alla Tulane University di New Orleans.

Buona parte dei suoi studi si sono concentrati sulla fisica del viaggio nel tempo, in particolare è stato il primo a notare che le soluzioni di van Stockum per la Relatività Generale ammettevano la possibilità di CTC

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Il principio antropico (nuovo 1 ed. 2002)

Tutto ruota intorno a un nucleo ineludibile: se non si presentassero straordinarie coincidenze nella forma delle leggi fisiche e nei valori delle costanti di natura, la biochimica, la vita e la vita intelligente non sarebbero possibili.

Non solo un universo generico preso a caso non consentirebbe la vita, ma non vi sarebbero possibili neppure gli oggetti astronomici comuni e la materia ordinaria, in particolare il nucleo del carbonio.

Muovendo da una simile constatazione è facile giungere alla conclusione che vi sia una necessità, e il principio antropico debole, che si arresta al riconoscimento dei fatti, evolve in quello forte: poiché il mondo è così, allora deve essere fatto così.

Giunti a tale crocevia, è chiaro che le dispute diventano roventi e si dischiudono prospettive che non sarà azzardato definire, per una volta alla lettera, vertiginose.

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Il principio antropico afferma, in ambito fisico e cosmologico, che le osservazioni scientifiche sono soggette ai vincoli dovuti alla nostra esistenza di osservatori, cercando di spiegare, sulla base di tale concetto, le attuali caratteristiche dell’Universo.

Il termine «principio antropico» fu coniato nel 1973 da Brandon Carter durante il simposio Confronto delle teorie cosmologiche con i dati delle osservazioni tenutosi a Cracovia nel quadro delle celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario della nascita di Niccolò Copernico. Nel suo intervento (Large Number Coincidences and the Anthropic Principle in Cosmology) Carter notava che «…anche se la nostra situazione non è “centrale”, è inevitabilmente per certi versi privilegiata». Con tale affermazione intendeva mettere in guardia dall’uso eccessivo del principio copernicano e si proponeva di riportare all’attenzione degli scienziati un’apparente ovvietà: l’universo e le sue leggi non possono essere incompatibili con l’esistenza umana.

Proposto inizialmente come metodo di ragionamento, il principio antropico è stato nel tempo variamente interpretato.

Il progresso scientifico non esclude che possa emergere una teoria più approfondita dell’universo che permetta di dedurre i valori delle costanti fondamentali da un insieme meno numerosi di costanti fisiche, tali da ridurre l’ipotesi di una regolazione iperfine di origine sovrannaturale (a meno di una sensitività maggiore delle costanti trovate). In passato, ciò è avvenuto ad esempio con la deduzione delle costanti fondamentali della chimica a partire dalla meccanica quantistica.