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I racconti della Kolyma (nuovo – I millenni -1999)

I racconti della Kolyma (nuovo – I millenni -1999)

La Kolyma è una desolata regione di paludi e di ghiacci all’estremo limite nord-orientale della Siberia. L’estate dura poco più di un mese; il resto è inverno, caligine grigia, gelo che può scendere anche a sessanta gradi sotto zero. Lì, dalla fine degli anni Venti, alcuni milioni di persone sono state deportate e sfruttate a fini produttivi e di colonizzazione della regione.

Salamov arrivò alla Kolyma nel 1937, dopo essere già stato rinchiuso in un lager degli Urali fra il 1929 e il 1931 a causa della sua opposizione a Stalin. E alla Kolyma rimase fino al 1953. “Il lager è una scuola negativa per chiunque, dal primo all’ultimo giorno. L’uomo non deve vederlo.

Ma se lo vede, deve dire la verità, per quanto terribile sia. Per parte mia, ho deciso che dedicherò tutto il resto della mia vita proprio a questa verità”, così scriveva Salamov a Solzenicyn nel novembre del 1962. In questa discesa negli abissi della memoria i ricordi si snodano come una partitura musicale. L’avvio è graduale, i temi si delineano in parallelo per poi intrecciarsi e sovrapporsi: l’arrivo nei campi, la casistica dei vari tipi di carcerieri, i luoghi e le condizioni del lavoro forzato, la natura ostile e cosi carica di significati simbolici, i compagni di pena. La traduzione integrale dei sei cicli di racconti che costituiscono una delle più tragiche e grandiose epopee della letteratura di questo secolo.

Il prezzo originale era: €95,00.Il prezzo attuale è: €52,00.

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I racconti della Kolyma (nuovo - I millenni -1999)

Varlam Tichonovič Šalamov – in russo Варлам Тихонович Шаламов? – (Vologda18 giugno 1907 – Mosca17 gennaio 1982) è stato uno scrittorepoeta e giornalista sovietico. Prigioniero politico per lunghi anni, sopravvisse all'esperienza del gulag.

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Dimensioni 18 × 2,5 × 20,8 cm

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Il fiume Kolyma attraversa una delle regioni più fredde ed inospitali della Siberia. Negli anni dello Stalinismo tale regione era sede di uno dei più importanti e conosciuti (almeno a partire dall’apertura degli archivi da parte di Nikita Chruščёv) campi di lavoro (Gulag), essenzialmente costruiti per lo sfruttamento delle abbondanti risorse minerarie (soprattutto l’oro). Tra gli internati, molti intellettuali e personaggi noti, come Aleksandra Sokolovskaja, prima moglie di Trotskij e lo scrittore Varlam Tichonovič Šalamov, che romanzò le drammatiche vicende dei campi di lavoro nel libro I racconti di Kolyma