Le interviste impossibili. Ottantadue incontri d’autore messi in onda da Radio Rai (1974-1975) + 2 CD Audio – Cofanetto nuovo – 1 ed. 2006
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Le interviste impossibili. Ottantadue incontri d’autore messi in onda da Radio Rai (1974-1975) + 2 CD Audio – nuovo 1 ed. 2006
Italo Calvino inviato in una pittoresca vallata nei dintorni di Düsseldorf interroga l’uomo di Neanderthal sui motivi di tanto fama inattesa;
Edoardo Sanguineti si imbatte al telefono in Francesca da Rimini e la scambia per la centralinista del secondo cerchio dell’Inferno;
Umberto Eco si risolve a penetrare nell’animo del presidente dell’Associazione mutilati di guerra della repubblica romana, Muzio Scevola, e viene accolto così: Ave! Morituri te salutant!
Erano i primi anni settanta e negli studi radiofonici succedevano cose del genere quando la Rai rivolgeva ad alcuni tra i maggiori scrittori italiani il singolare invito a incontrarsi, davanti a un microfono, con personaggi celebri vissuti cento, mille o duemila anni fa.
Alle risposte da loro immaginate presteranno la voce attori come Carmelo Bene, Paolo Poli, Laura Betti, Romolo Valli, Paolo Bonacelli,
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Le interviste impossibili. Ottantadue incontri d'autore messi in onda da Radio Rai (1974-1975) + 2 CD Audio - nuovo 1 ed. 2006
Erano i primi anni settanta e negli studi radiofonici la Rai rivolgeva ad alcuni tra i maggiori scrittori italiani il singolare invito a incontrarsi con personaggi celebri vissuti cento, mille anni fa.
Riuniti per la prima volta in un volume, i testi delle ottantadue "Interviste impossibili" si dimostrano un esempio della letteratura italiana degli anni settanta firmato dai suoi più autorevoli rappresentanti: da Calvino a CamilIeri, da Arbasino a Eco, da Sanguineti a Malerba, da Ceronetti a La Capria, per citarne solo alcuni
Le interviste impossibili è il titolo di un programma della seconda rete radiofonica Rai andato in onda nel 1974 (primo ciclo) e nel 1975 (secondo ciclo) e curato da Lidia Motta, in cui uomini di cultura contemporanei reali fingono di trovarsi a intervistare 82 fantasmi redivivi di persone appartenenti a un’altra epoca, impossibili da incontrare nella realtà, da qui il titolo. Oggi, in ambito letterario, il genere viene identificato come “Colloquio fantastico postumo”.
L’editore Bompiani ne pubblicò una prima selezione nel 1975 e una seconda selezione nel 1976
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